Rimborso spese per il coerede che ha apportato migliorie al bene comune ereditario indivisibile da lui posseduto
Rimborso spese per il coerede che ha apportato migliorie al bene comune ereditario indivisibile da lui posseduto
La successione mortis causa impone una serie di adempimenti anche dal punto di vista fiscale. In particolare, entro un anno dall’apertura della successione, gli eredi devono presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. Tale dichiarazione contiene le generalità dei successori e la descrizione dei beni oggetto della successione, ed è funzionale al pagamento dell’imposta sulle successioni.
La successione ereditaria che si apre al momento del decesso della persona nel luogo del suo ultimo domicilio, determina il trasferimento delle posizioni giuridiche, attive o passive, dal defunto al successore e, secondo una prima distinzione, può essere di due tipi:
a) a titolo universale
b) a titolo particolare.
La giacenza concerne una situazione di incertezza sulla destinazione del patrimonio ereditario: essa si verifica nei casi in cui il chiamato all’eredità non abbia ancora accettato e, analogamente, nel caso in cui non ci sia notizia di eventuali eredi in vita del de cuius.
L’elemento caratterizzante la giacenza, che è appunto la situazione di incertezza, fonda la distinzione tra l’eredità giacente e l’eredità vacante, che è l’istituto caratterizzato dalla certezza (e non incertezza) della mancanza di chiamati all’eredità e, tale consapevolezza comporta la devoluzione a beneficio dello Stato.