La Cassazione, riafferma che la responsabilità datoriale in caso d’infortunio può escludersi solo quando la condotta del lavoratore presenti i caratteri dell’abnormità, inopinabilità ed esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo e alle direttive ricevute, come pure dell’atipicità ed eccezionalità, così da porsi come causa esclusiva dell’evento. In sostanza, deve configurarsi un “rischio elettivo” in capo al dipendente coinvolto. Rischio elettivo da intendersi come una condotta personalissima del lavoratore, esercitata ed intrapresa volontariamente in base a ragioni e motivazioni del tutto personali, avulsa dall’esercizio della prestazione lavorativa e tale da creare condizioni di rischio estranee alle normali modalità di lavoro e che si pone come causa esclusiva dell’evento.
Il lavoratore depresso può svolgere attività ludiche e ricreative durante il periodo in cui è in malattia? Il dipendente in malattia per depressione può uscire di casa o no?
Respinto il ricorso di un’azienda che aveva fatto prima pedinare e poi licenziato il dipendente. La malattia neurologica del dipendente non preclude la possibilità di svolgere attività con esso compatibili.
La prestazione lavorativa altro non è che la messa a disposizione del proprio lavoro intellettuale o manuale al servizio di un’attività d’impresa o comunque quale contributo per la realizzazione di qualcosa.
Nella prestazione di lavoro subordinato, questa messa a disposizione viene fatta alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore; il lavoratore è chiamato a svolgere determinati compiti e porre in essere delle specifiche attività che prendono il nome di “mansioni”.
Dimissioni annullabili? Ai fini della sussistenza di una situazione di incapacità di intendere e di volere costituente causa di annullamento del negozio, non occorre la totale privazione delle facoltà intellettive e volitive,é sufficiente un turbamento psichico tale da impedire la formazione di una volontà cosciente e da far venire meno la capacità di autodeterminazione del soggetto e la consapevolezza dell’importanza dell’atto che sta per compiere.
Con la recentissima ordinanza n. 9193 del 13 aprile 2018, il Supremo Giudice Civile sancisce che il datore di lavoro che ritardi ingiustificatamente l’assunzione del lavoratore – vincitore di un […]