La Suprema Corte, con la sentenza n. 26117 del 27 settembre 2021, ha precisato i criteri per la liquidazione del danno iatrogeno patito dalla vittima che abbia poi anche percepito un indennizzo dall’Inail.
La Suprema Corte, con la sentenza n. 26117 del 27 settembre 2021, ha precisato i criteri per la liquidazione del danno iatrogeno patito dalla vittima che abbia poi anche percepito un indennizzo dall’Inail.
Un mio dipendente ha iniziato a manifestare, nella giornata di ieri, alcuni sintomi riconducibili al COVID-2019. Devo attendere l’esito degli accertamenti definitivi o devo già denunciare il fatto ad INAIL nonché alla compagnia che assicura la mia responsabilità verso i dipendenti (RCO)?
l’Inail ha riconosciuto come infortunio mortale il caso un operatore sanitario deceduto per coronavirus. Lo ha annunciato Daniele Bais, direttore della sede Torino Nord dell’istituto.
La trattazione del caso come infortunio sul lavoro non esclude anche la tutela concorrente della malattia professionale, allorché siano provati in causa gli elementi costituitivi della stessa.
La giurisprudenza prevalente ammette pertanto tale doppio binario di tutela e quindi l’ammissibilità di domande alternative di riconoscimento (come infortunio o come malattia).
L’importanza della tutela della persona
Difendersi dal mobbing sul lavoro è importante per una serie di motivi. Innanzitutto, non è ammissibile l’ostracizzazione di un dipendente per motivi di sesso, razza, religione o anzianità di servizio.
In secondo luogo, è fondamentale rivolgersi a professionisti come quelli dello Studio Gaudiello per la tutela di un giusto equilibrio psicofisico del dipendente. Una situazione reiterata di mobbing, infatti, può causare disturbi di ansia, depressione, insonnia o fobie di vario tipo, e potrebbe compromettere la futura capacità del dipendente di trovare un altro lavoro.