Lavoro Coronavirus, DPCM 22/07/2020: in Gazzetta il decreto che blocca le attività non essenziali DPCM 22/07/2020 : divieto di spostarsi in un Comune diverso; elenco delle imprese che possono continuare a […]
Lavoro Coronavirus, DPCM 22/07/2020: in Gazzetta il decreto che blocca le attività non essenziali DPCM 22/07/2020 : divieto di spostarsi in un Comune diverso; elenco delle imprese che possono continuare a […]
Il caso. Due coniugi con accordo assunto in udienza il regime di affidamento condiviso, il collocamento dei figli presso la casa materna e un dettagliato calendario dei tempi di permanenza paterni. A seguito del trasferimento temporaneo della madre con i figli presso altro comune il padre si è rivolto, con istanza urgente, al Giudice del procedimento in corso al fine di ottenere il rispetto di quanto concordato chiedendo dunque di poter esercitare il proprio diritto di visita.
Per contenere il contagio sull’intero territorio nazionale, il Il D.P.C.M. 11 marzo 2020, pubblicato sulla G.U. in pari data, ha elencato le misure di sospensione delle attività commerciali e imprenditoriali.
Di seguito le risposte alle FAQ sulle misure disposte per le imprese.
Lo Studio Legale Gaudiello è in smart working, e ogni professionista ha in dotazione l’hardware necessario per adempiere al suo lavoro. Le riunioni, anche interne, si svolgono in videoconferenza, posto che lo studio è rimasto e rimane aperto per gestione contenziosi e attività che necessitano inevitabilmente della presenza in loco
Diritto Commerciale Coronavirus FAQ: attività economiche consentite e non Consigli utili per l’attività professionale nel periodo di emergenza sanitaria Il D.P.C.M. 11 marzo 2020, pubblicato sulla G.U. in pari data, […]
Dal 9 marzo l’Italia è blindata da stringenti misure destinate al contenimento del coronavirus. Se un individuo esce dalle zone dove si trova, senza rendere l’attestazione prescritta, cosa rischia? E se transitando per l’Italia, rende una dichiarazione falsa? A cosa vanno incontro i gestori degli esercizi commerciali che non fanno rispettare la distanza interpersonale di un metro? Chi sorveglia sul rispetto delle misure?
La recente diffusione del Coronavirus rischia di colpire – come già sta accadendo – diversi operatori economici in settori fondamentali della “vita aziendale”.
Tale impatto, da un punto di vista strettamente giuridico, potrebbe comportare un possibile aumento del rischio di “inadempimento contrattuale” da parte di quelle ditte che – in buona fede – hanno assunto particolari obbligazioni commerciali, nell’ambito del territorio nazionale e rette dalla legge italiana, sulle quali l’epidemia sembrerebbe avere effetti sospensivi se non addirittura estintivi.
Da un esame sui vari portali delle associazioni dei consumatori emerge una soluzione interpretativa comune e condivisa: l’eccezionalità della situazione, specificamente gestita attraverso le misure di sicurezza dettate dal Governo italiano, per il tramite di provvedimenti specifici, rappresenta infatti una causa di “forza maggiore”, che fa venir meno l’operatività delle ordinarie regole di rimborso
Coronavirus. Il Governo ha pubblicato un secondo decreto con misure di emergenza contro il coronavirus che vanno a sommarsi alle precedenti diramate il 23 febbraio.
Il provvedimento riguarda anche in questo caso apertura luoghi pubblici e luoghi di cultura, scuola, uffici e servizi, Università, lavoro agile.
Il MEF ha varato un decreto che sospende imposte, ritenute e adempimenti tributari, per imprese e contribuenti con sede o residenza nelle zone destinatarie delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza
Un decreto legge pubblicato sulla G.U. di domenica 23 febbraio e simultaneamente entrato in vigore ha dettato le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019.