Studio Legale Gaudiello Tel: 393 9271233 Email: info@studiolegalegaudiello.it PEC: studiolegalegaudiello@pec.giuffre.it Fax: 0824 23128 Infortuni da coronavirus, quasi metà denunce fra gli operatori sanitari Non conteggiate categorie a rischio come […]
Un mio dipendente ha iniziato a manifestare, nella giornata di ieri, alcuni sintomi riconducibili al COVID-2019. Devo attendere l’esito degli accertamenti definitivi o devo già denunciare il fatto ad INAIL nonché alla compagnia che assicura la mia responsabilità verso i dipendenti (RCO)?
«Congiunti» è la parola magica che sdoganerà le uscite di milioni di italiani dal 4 maggio: l’articolo 1 del DPCM_del_26_aprile_2020 consente nella fase 2 del coronavirus «gli spostamenti per incontrare congiunti» facendo immediatamente sorgere il dubbio su quale sia il “perimetro” dei soggetti che rientrano in questo ambito e che, pertanto, si potranno legittimamente «incontrare».
Colui che esce dall’abitazione, e cioè dalla proprietà privata, entra nel bene comune a cui accedono non solo gli altri condomini, ma anche i terzi. Occorre necessariamente osservare un vademecum pratico e non scritto della vita all’interno dello stabile condominiale.
Una serie di accortezze ed abitudini che sono da un lato necessarie in questo periodo emergenziale, ma con alta probabilità che una parte di esse diventeranno le “nuove regole” del Condominio.
Vediamo qual è l’importo della multa ricevuta per aver trasgredito le restrizioni stabilite dal Governo italiano per contrastare il coronavirus ( covid-19) ed i termini previsti per pagare o fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.
l’Inail ha riconosciuto come infortunio mortale il caso un operatore sanitario deceduto per coronavirus. Lo ha annunciato Daniele Bais, direttore della sede Torino Nord dell’istituto.
Il tribunale ritiene che alla luce dei rischi connessi allo spostamento dei minori in questo periodo di emergenza sanitaria debbano essere sospese la visite.
Allo stesso tempo è garantita la frequentazione con il padre mediante colloqui da remoto anche a mezzo di videochiamata con cadenza quotidiana, secondo l’orario che i genitori decideranno.
Il d.P.C.m. n. 70 del 17/03/2020prevede, sia per il lavoro privato che pubblico, l’equiparazione ad un infortunio sul lavoro delle ipotesi in cui sia accertata l’infezione da Covid-19 del dipendente “in occasione di lavoro”.
Con lo scopo di fornire a studenti, scuole, atenei e famiglie indicazioni utili per un utilizzo consapevole e positivo delle nuove tecnologie applicate a finalità didattiche, il Garante della privacy ha approvato, con il Provvedimento 26 marzo 2020, n. 64, un documento di indirizzo che evidenzia le principali problematiche tra attività formativa on line e tutela dei dati personali.
Il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, danneggiati dall’emergenza Coronavirus, è costituito da un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.
La trattazione del caso come infortunio sul lavoro non esclude anche la tutela concorrente della malattia professionale, allorché siano provati in causa gli elementi costituitivi della stessa.
La giurisprudenza prevalente ammette pertanto tale doppio binario di tutela e quindi l’ammissibilità di domande alternative di riconoscimento (come infortunio o come malattia).