Alcuni punti della riforma Cartabia ai processi civili :
Saranno operative dal 1 Marzo prossimo le nuove regole per i processi di separazione e divorzio. La legge di Bilancio anticipa di 4 mesi il debutto della riforma del processo civile. Tra le novità più importati, la possibilità di proporre con lo stesso atto davanti allo stesso giudice la domanda di separazione giudiziale ed il divorzio contenzioso, inoltre gli atti introduttivi dovranno essere completi con l’allegazione di tutti i fatti e i mezzi di prova. Ma cosa cambierà con il rito unico? Di fatto, le parti (coniugi, partner e genitori) dovranno dedurre, prima della prima udienza, tutti gli elementi del loro contrasto, attraverso lo scambio di scritti difensivi.
Non ci sarà più la struttura bifasica del procedimento, prima davanti al Presidente e poi al Giudice istruttore. La competenza per territorio sarà quella del Tribunale di residenza del minore, e in mancanza di figli minori, quella del convenuto. L’udienza di comparizione dovrà essere fissata entro novanta giorni dal deposito del ricorso. In presenza di figli, che saranno sempre ascoltati, viene introdotto l’onere dei genitori di descrivere compiutamente le attività quotidiane che impegnano i minori, per consentire al giudice di decidere al meglio su affidamento e diritto di visita.
Altra novità di sicuro impatto, è la possibilità per il giudice di sanzionare il genitore che accetta il piano genitoriale proposto ma poi non lo rispetta nei tempi e nelle modalità.
Riguardo ai rapporti patrimoniali fra i coniugi, le richieste dovranno essere complete di domande, eccezioni e domande riconvenzionali sin dall’atto introduttivo, a pena di decadenza, incluse le richieste probatorie sui fatti costitutivi e sulle eccezioni. Oltre alla denuncia dei redditi, le parti dovranno anche depositare la documentazione riguardante la proprietà di immobili e/o veicoli, quote sociali, estratti conto bancari e finanziari degli ultimi tre anni. Potrà essere condannata al risarcimento la parte che omette di presentare al giudice le proprie reali condizioni economiche, al fine di pagare un contributo di mantenimento inferiore.
Con un quadro completo sin dalla prima udienza di comparizione, il giudice potrà emettere provvedimenti provvisori sul contributo di mantenimento e sull’affidamento dei minori.
In merito al divorzio, la domanda di scioglimento del matrimonio potrà essere proposta sin dall’atto introduttivo della separazione. Diversamente, sarà possibile riunire il procedimento di divorzio a quello di separazione, utilizzando gli atti istruttori del secondo anche per il primo. Per il divorzio occorrerà comunque il passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione e la cessazione ininterrotta della convivenza tra i coniugi.
In aiuto del nuovo sistema creato dalla riforma Cartabia verrà la giustizia digitale, su cui la manovra accelera: consentendo le udienze da remoto, con collegamenti audiovisivi, o per note scritte in tutti gli uffici già dal 1° gennaio; e poi fissando la data del 30 giugno 2023 per l’estensione del processo civile telematico al tribunale per i minorenni (e al giudice di pace). Un impegno non da poco, perché oggi al tribunale per i minorenni i fascicoli sono tutti cartacei: tanto che la versione originaria della riforma non stabiliva una data per la digitalizzazione.
A completare l’impianto della riforma Cartabia sarà poi, dal 17 ottobre 2024, il tribunale unico per minorenni e famiglie.