Buongiorno avvocato, il mio cane, a cui ero molto affezionato, è morto pochi giorni fa a seguito di un intervento realizzato in una clinica veterinaria. Durante l'intervento, infatti, una manovra errata ha provocato un danno che lo ha portato al decesso. Il veterinario mi ha detto che si è trattato di una complicazione imprevedibile per cui non ha potuto far nulla per evitare la morte del mio cane. Poiché la giustificazione che mi ha dato non mi convince, potrei agire nei suoi confronti per il risarcimento dei danni?
Per i proprietari di animali domestici questi ultimi diventano dei veri e propri componenti del nucleo familiare, ai quali ci si lega profondamente dal punto di vista affettivo, tanto che nel caso in cui essi muoiano per colpa di un terzo la giurisprudenza ha riconosciuto il diritto del proprietario ad essere risarcito dei danni subiti.
Detto questo, quindi, la responsabilità civile del veterinario va inquadrata in quella del prestatore d'opera disciplinato dall'art. 2236 del cod. civ.. Al principio generale in virtù del quale: "chi produce il danno deve risarcire il danneggiato", non sfugge il medico veterinario che sbaglia un intervento. Egli sarà tenuto a risarcire il danno che ha prodotto per non aver adempiuto correttamente la propria obbligazione.
Si tratta di responsabilità contrattuale per cui occorrerà dimostrare la sussistenza di un rapporto giuridico con il veterinario (nel suo caso é sufficiente la cartella clinica relativa al ricovero presso la struttura veterinaria) e di aver subito un danno durante il ricovero (danno evidentissimo nella fattispecie considerato che il cane è morto durante l'intervento eseguito presso la clinica veterinaria). Spetterà invece al veterinario dimostrare di aver eseguito correttamente la propria attività.
In sostanza la responsabilità del veterinario può essere equiparata a quella del medico. La differenza sta nel danno risarcibile. In particolare il proprietario dell' animale domestico, nel caso di decesso dello stesso, potrà ottenere il risarcimento del danno patrimoniale (consistente nel valore economico dell' animale, nelle spese sostenute per le sue cure, ecc... ) nonchè il risarcimento del danno morale consistente nel turbamento dello stato d'animo che deriva dalla perdita dell'animale domestico.
Ovviamente per accertare la responsabilità del veterinario è necessario esaminare la cartella clinica relativa all'intervento eseguito nonché eventuali esami effettuati precedentemente al fine di dimostrare le condizioni dell'animale antecedenti al ricovero. Qualora intenda avere una consulenza più dettagliata la invito a trasmettermi tutta la documentazione medica in suo possesso avvalendosi dell'apposita pagina del sito.
Spero di esserle stato di aiuto, cordiali saluti.