Buongiorno avvocato, vorrei avere un suo parere :"Un anno fa mio padre si ricoverò per un banale intervento di asportazione di calcoli ma un'emorragia subito dopo tale intervento ne ha causato la morte. Il chirurgo dice che l'emorragia non può dipendere dall'operazione in quanto con una radiografia ed altri esami aveva verificato l'arresto del sanguinamento post-operatorio, ma di tali esami non c'è alcuna traccia nella cartella clinica. Come posso escludere una responsabilità da parte del medico?"
Cara signora premetto che per agire nei confronti di una struttura sanitaria o di un medico occorre che il danno lamentato dal paziente o, come nel suo caso, dai più stretti congiunti trattandosi di un decesso, deve configurarsi come probabile conseguenza del trattamento sanitario cui è stato sottoposto, per cui è sempre opportuno, in questi casi, ricorrere ad una consulenza medica.
Nel caso specifico segnalo una interessante pronuncia della Corte di Cassazione la quale ha stabilito che" l'incompletezza della cartella clinica generi un nesso eziologico presunto a sfavore del sanitario" qualora la condotta dello stesso fosse astrattamente idonea a provocare il danno.
In definitiva, se l'emorragia che ha causato il decesso di suo padre, sia astrattamente ricollegabile all'intervento a cui è stato sottoposto e l'incompletezza della cartella clinica impedisca, come sembra evidente, l'accertamento del nesso di causa tra l'operazione eseguita dal chirurgo e/o il mancato controllo delle condizioni di suo padre nella fase post-operatoria ed il decesso che ne è seguito, si configura una presunzione di responsabilità del medico e della struttura sanitaria presso cui è stato eseguito l'intervento, sui quali , quindi, incomberà l'onere di fornire la prova che l'evento dannoso ( nella specie la morte del paziente) non sia dipeso da un'azione od omissione del chirurgo.