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News/Responsabilità medica.Infezioni ospedaliere: chi deve provare il nesso causale?

In caso di infezione, grava sul paziente, che abbia subito il contagio, l’onere di provare l’esistenza del nesso causale tra la condotta del medico e il danno di cui chiede il risarcimento; il suddetto onere va assolto dimostrando che la condotta del sanitario è stata, secondo il criterio del “più probabile che non”, la causa del danno (ossia, del contagio), con la conseguenza che, se, al termine dell’istruttoria, non risulti provato il suddetto nesso tra condotta ed evento, la domanda deve essere rigettata.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 2 settembre 2019, n. 21939 (testo in calce) conferma il proprio orientamento in materia di responsabilità medica e torna a chiarire l’ambito di applicazione del principio di vicinanza della prova e del criterio di probabilità relativa.

News/Airbag difettoso: se scoppia o non si apre chi risarcisce?

Nel caso di difetto di fabbrica – come airbag e cinture di sicurezza malfunzionanti – per ottenere il risarcimento del danno, occorre individuare il produttore responsabile, titolare del marchio. A livello internazionale e nel mercato dell’automobile, i marchi sono registrati dalla società capogruppo per venire, poi, impiegati da tutte le società facenti parte della compagine societaria.

News/Sanità: Senza consenso informato l’intervento medico è illecito?

La mancata acquisizione del consenso informato del paziente costituisce prestazione altra e diversa rispetto a quella avente ad oggetto l’intervento medico, sicché in ragione della diversità dei diritti pregiudicati nelle due differenti ipotesi, si ha luogo ad un danno suscettibile di ulteriore e autonomo risarcimento rispetto a quello dovuto per l’errata esecuzione di quest’ultimo.

News/Trasportato omette l’impiego delle cinture di sicurezza: risarcimento ridotto

er la Cassazione chi omette l’impiego delle cinture di sicurezza e subisce lesioni in un incidente stradale è corresponsabile (ordinanza n. 21991/2019).
Essendo corresponsabile, deve essere riconosciuto il risarcimento del danno, in misura ridotta, al terzo trasportato nella parte posteriore della vettura, nell’ipotesi ove non avesse indossato le cinture di sicurezza.

News/Un contratto di compravendita immobiliare nullo impedisce l’usucapione?

In caso di contratto di compravendita immobiliare nullo per difetto di forma, cui le parti abbiano tuttavia dato esecuzione, l’accertamento di un possesso utile ai fini dell’usucapione può conseguire unicamente al verificarsi di un atto di interversione. Non rilevano a tal fine comportamenti (quali il trasferimento della residenza o l’attivazione di utenze ad opera degli “acquirenti”) potenzialmente identificabili anche con una mera detenzione qualificata.

News/Quale vettore indennizza in caso di ritardo del volo multi tratta?

Nel caso di un volo in coincidenza, composto da due voli e oggetto di un’unica prenotazione, con partenza da un aeroporto situato nel territorio di uno Stato membro e a destinazione di un aeroporto situato in un paese terzo passando per l’aeroporto di un altro paese terzo, un passeggero vittima di un ritardo alla destinazione finale di non meno di tre ore a causa del secondo volo, assicurato, nell’ambito di un accordo di code-sharing, da un vettore aereo stabilito in un paese terzo, può proporre domanda di compensazione pecuniaria a titolo di detto regolamento nei confronti del vettore aereo comunitario che ha effettuato il primo volo.”

News/Vaccino e danno permanente

Ribadendo l’importanza delle vaccinazioni per la salute pubblica, lo Stato Italiano interveniva sulla tematica con un’ulteriore misura di politica attiva, nel 1992, attraverso l’emanazione della Legge n. 210, così prevedendo un intervento di solidarietà sociale di indole assistenziale (tecnicamente, un indennizzo) in favore degli individui che, a seguito della somministrazione di vaccini, avessero riportato una menomazione all’integrità psicofisica.

News/Autovelox su strada urbana non qualificabile a scorrimento: multa nulla!

Nuova sentenza sugli autovelox in città: per la Cassazione le multe comminate a distanza dal dispositivo elettronico sono valide solo se la strada urbana è di scorrimento. Ovvero dotata (come dispone l’art. 2 del Codice della Strada) di “carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate”. Diversamente le multe elevate in ambito urbano con autovelox fissi sono impugnabili e annullabili, a meno che non vengano contestate immediatamente dalle Forze dell’Ordine.

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