Confermata la funzione puramente assistenziale dell’assegno divorzile, che non spetta al richiedente privo di mezzi adeguati per sua libera scelta.
È quando afferma la Corte di Cassazione, sez. VI Civile, sottosezione 1, con l’ordinanza 18 ottobre 2019, n. 26594 (testo in calce).
L’ex moglie, ancora in giovane età e pienamente capace di trovarsi un’occupazione, non ha diritto a percepire l’assegno divorzile quando ha volontariamente abbandonato l’impiego che le assicurava l’autosufficienza economica.
Categorie protette legge 68/99: cos’è il collocamento mirato? Affinché l’azienda possa procedere con l’inserimento delle categorie protette all’interno del proprio organico, il lavoratore con le caratteristiche di cui sopra deve iscriversi alle liste di collocamento mirato presso il centro per l’impiego di residenza.
In tema di rapporti bancari, l’inserimento di una clausola “di salvaguardia”, in forza della quale l’eventuale fluttuazione del saggio di interessi convenzionale dovrà essere comunque mantenuta entro i limiti del c.d. “tasso soglia” antiusura, trasforma il divieto legale di pattuire interessi usurari nell’oggetto di una specifica obbligazione contrattuale a carico della banca, consistente nell’impegno di non applicare mai, per tutta la durata del rapporto, interessi in misura superiore a quella massima consentita dalla legge. Conseguentemente, in caso di contestazione, spetterà alla banca, secondo le regole della responsabilità ex contractu, l’onere della prova di aver regolarmente adempiuto all’impegno assunto”.
Il ricorrente si doleva della violazione del principio di proporzionalità tra inadempimento e sanzione disciplinare ad esso conseguente, attribuendo le proprie condotte a meri errori materiali dovuti ad una erronea interpretazione della normativa di riferimento. Motivo che tuttavia non viene condiviso dalla Cassazione. Ed infatti, nell’avviso della Corte, il lavoratore era tenuto al rispetto della generale ordinaria diligenza che nella specie non era ravvisabile, tanto più alla luce della «pluriennale esperienza professionale che non consentivano di considerarlo alla stregua di un inesperto impiegato». Diligenza che peraltro, «poteva essere assolta sia con il confronto con i colleghi, sia mediante adempimenti istruttori integrativi, anche rivolgendosi agli interessati, al fine di colmare la mancanza.
Respinta definitivamente la domanda presentata da una donna che aveva chiesto di ottenere la somministrazione del ‘metodo Di Bella’, a carico però del servizio sanitario nazionale. Per i Giudici sono decisive le comunicazioni ufficiali dell’Istituto superiore della sanità, con cui si è esclusa l’efficacia come cura contro i tumori. E comunque l’eventuale efficacia della terapia nel singolo caso non può giustificare l’accollo della spesa a carico della collettività.
(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza n. 28451/19; depositata il 5 novembre)
Il pedone, tenuto peraltro ad usare nell’attraversamento di una strada fuori dalle strisce pedonali la massima prudenza, come pure a concedere la precedenza ai veicoli, al contrario, aveva attraversato la strada a scorrimento veloce in orario notturno, dove era peraltro vietato l’attraversamento pedonale, in tal modo ponendo in essere una condotta imprevedibile e pericolosa, tanto da costituire colpa unica e sufficiente a cagionare l’evento letale.
Assegno divorzile: La Suprema Corte conferma l’addio al parametro del tenore di vita Lo squilibrio economico tra le parti e l’alto livello reddituale del coniuge destinatario della domanda non costituiscono elementi […]
La rendita corrisposta dall’INAIL per la morte del lavoratore agli eredi costituisce una prestazione economica a carattere indennitario con funzione di copertura del pregiudizio subito di carattere patrimoniale e deve essere detratta dall’ammontare del risarcimento dovuto, per il medesimo evento, da parte del terzo responsabile del fatto illecito, evitando in tal modo che il beneficiario, cumulando la somma riscossa a titolo di rendita assicurativa con l’intero importo del risarcimento dovutogli dal terzo, possa conseguire due volte la riparazione per lo stesso pregiudizio.
Le novità introdotte dal DL 96/19 sono molteplici. Innanzitutto modificando l’art. 5 del DL 66/2017 ha previsto una rivisitazione della composizione delle commissioni mediche per l’accertamento della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica: infatti saranno sempre presenti, oltre a un medico legale che presiede la Commissione, un medico specialista in pediatria o neuropsichiatria ed un medico specializzato nella patologia dell’alunno.
La violazione del dovere di informazione da parte del sanitario può cagionare due tipologie di danno:
• «danno alla salute, sussistente quando sia ragionevole ritenere che il paziente, su cui grava il relativo onere probatorio, se correttamente informato, avrebbe evitato di sottoporsi all’intervento e di subirne le conseguenze invalidanti;
• danno da lesione del diritto all’autodeterminazione in sé stesso, il quale sussiste quando, a causa del deficit informativo, il paziente abbia subito un pregiudizio, patrimoniale oppure non patrimoniale (e, in tale ultimo caso, di apprezzabile gravità), diverso dalla lesione del diritto alla salute»
I due danni sono indipendenti tra loro; infatti, la mancanza del consenso può determinare la violazione del diritto di autodeterminazione, anche ove non sussista lesione della salute.
Il mancato versamento degli alimenti o dell’assegno di mantenimento al coniuge o ai figli può configurare non soltanto un inadempimento civile ma anche una condotta avente rilevo penale, ossia un reato.
Codice della strada, 20 giorni per opporsi scattano dalla notifica. La notifica della cartella di pagamento di sanzioni amministrative elevate per violazioni stradali fa scattare il termine di 20 giorni per l’opposizione.
Lo ha ribadito la Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione, nell’ordinanza 21 maggio 2019, n. 22094.