Sulla sentenza di divorzio si forma un giudicato seppure rebus sic stantibus, che può essere modificato solo in presenza dei “giustificati motivi”. In sede di revisione, il giudice non può compiere una nuova valutazione dei presupposti o dell’entità dell’assegno, sulla base di una diversa considerazione delle condizioni economiche delle parti già eseguita in sede divorzile, ma deve limitarsi a verificare se, e in che misura, le circostanze, sopravvenute e provate dalle parti, abbiano alterato l’equilibrio così raggiunto e adeguare l’importo, o lo stesso obbligo della contribuzione, alla nuova situazione patrimoniale-reddituale accertata (Cass. Civ. n. 787/2017 e Cass. Civ. n. 11177/2019).
Il MEF ha varato un decreto che sospende imposte, ritenute e adempimenti tributari, per imprese e contribuenti con sede o residenza nelle zone destinatarie delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza
Un decreto legge pubblicato sulla G.U. di domenica 23 febbraio e simultaneamente entrato in vigore ha dettato le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019.
La successione mortis causa impone una serie di adempimenti anche dal punto di vista fiscale. In particolare, entro un anno dall’apertura della successione, gli eredi devono presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. Tale dichiarazione contiene le generalità dei successori e la descrizione dei beni oggetto della successione, ed è funzionale al pagamento dell’imposta sulle successioni.
Escluso il risarcimento agli eredi da parte dei Monopoli di stato e della Bat italia, se la persona morta per un cancro al polmone fumava, da oltre trent’anni, 40 sigarette al giorno malgrado le raccomandazioni del medico di astenersi.
L’onere della prova è così distribuito: il danneggiato deve limitarsi a provare l’esistenza del contratto o il contatto sociale e l’insorgenza o l’aggravamento della patologia ed allegare l’inadempimento del debitore; la struttura ha l’onere di provare di aver agito con diligenza, ad esempio dimostrando che le sacche di sangue utilizzate provenivano dai centri preposti alla fornitura, alla tracciabilità ed al controllo.
Quindi, provata da parte del danneggiato la relazione causale tra condotta e lesione ( che nel caso di un ricovero ospedaliero risulta semplice), l’onere della prova della causa non imputabile grava sulla struttura sanitaria
Le menomazioni concorrenti, producono effetti invalidanti che risultano più gravi se associate ad altre menomazioni. In tale circostanza, è dovuto solo il danno differenziale; ossia la liquidazione della lesione deve avvenire sottraendo alla percentuale di invalidità complessiva quella preesistente.
Più comunemente l’istanza è una “domanda scritta, rivolta a una pubblica autorità per ottenere qualche cosa”.Nonostante apparentemente possa sembrare impossibile scrivere un’istanza di proprio pugno, seguendo dei piccoli accorgimenti è veramente facile e consente di agire in autonomia.
La Suprema Corte, osserva come sia configurabile una responsabilità della banca per condotta omissiva, – nonostante il debitore avesse provveduto ad effettuare il pagamento del titolo nel giorno successivo alla sua scadenza – essa era rimasta inerte, non comunicando al Pubblico Ufficiale che era venuto meno il presupposto per elevare il protesto, ovvero il mancato pagamento della cambiale.
Rimborsi delle bollette del telefono fatturate a settimane anziché a mesi. Le compagnie telefoniche avevano emesso una bolletta ogni 28 giorni, ricavando così una “tredicesima” per ciascun anno. Wind 3, Vodafone e Fastweb, dovranno rimborsare i giorni erosi con le tariffe 28 giorni agli utenti di telefonia fissa che non accettano misure compensative
La Corte di Cassazione, II sez. penale, con la sentenza 6 novembre 2019, n. 45115 definisce i presupposti del reato di truffa realizzato attraverso lo strumento della Rete ed in particolare attraverso specifici siti di e-commerce che negli ultimi tempi si stanno davvero moltiplicando e non tutti, per la verità, sono da ritenere affidabili.
La decadenza dalla responsabilità genitoriale è disciplinata dall’art. 330, cod. civ. secondo il quale può essere pronunciata quando il genitore vìola o trascura i doveri inerenti la responsabilità genitoriale o abusa dei relativi poteri, con grave pregiudizio del figlio.
In tale caso, e per gravi motivi, il giudice può altresì ordinare l’allontanamento dalla residenza familiare del genitore o convivente reo di maltrattamenti o abusi.