Il Senato ha approvato definitivamente la riforma dei contributi familiari, attraverso il via libera al primo atto del family act, ovvero quell’Assegno Unico familiare che oggi tutte le forze politiche cercano di intestarsi. L'assegno Unico è legge, approvato praticamente all' unanimità.
Grande soddisfazione per un traguardo atteso da decenni soprattutto perché garantisce un sostegno a lavoratori autonomi e incapienti finora esclusi dagli assegni familiari. Inoltre si tratta di un primo passo nella realizzazione del progetto più ampio del Family act che prevede" il rafforzamento dei servizi come asili nido e il tempo pieno nelle scuole medie per favorire soprattutto la partecipazione delle donne al mercato del lavoro». Per questa seconda tappa si conta anche sulle risorse del Recovery Plan.
-andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti e partite Iva, adesso esclusi da gran parte dei sostegni per i figli. L'assegno unico si chiama così perché sostituisce e unifica una serie di misure indirizzate finora alle famiglie: dagli assegni familiari, alle detrazioni per i figli a carico, dal bonus bebè agli sgravi per le famiglie numerose; i risparmi derivanti da questa revisione sono parte della copertura.
Gli importi sono indicativi; si attende infatti ora il decreto attuativo che dovrà vedere la luce entro 90 giorni e che definirà gli importi in dettaglio.
L’assegno unico familiare verrà concesso in due modi:
Per ottenerlo si dovrà avere la cittadinanza italiana o essere cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno europeo, risiedere e pagare le tasse in Italia.
L'assegno sarà universale ma anche progressivo. Le famiglie meno abbienti riceveranno di più e le più ricche avranno solo una quota base. L'importo sarà modulato in base all'Isee della famiglia e alla sua numerosità. Sarà perciò maggiorato a partire dal terzo figlio in poi.
♦ L'assegno è universale cioè andrà a tutte le famiglie con figli e si comporrà di :
♦ L' importo va da un minimo di 40 euro mensili in quota fissa fino a 250 euro, per i figli da 0 a 18 anni, aumentati del 20% per i figli successivi al secondo.
Gli importi si dimezzano per i figli ancora a carico dai 18 ai 21 anni.
- l'assegno dura fino al compimento di 21 anni, se il figlio sarà ancora a carico; probabile la corresponsione dell'importo direttamente al figlio maggiorenne se studia fuori sede per favorirne l'autonomia.
♦ L'assegno non influisce sul calcolo delle prestazioni sociali agevolate, dei trattamenti assistenziali , del Reddito di cittadinanza (RdC)
♦ Per i minorenni, l'assegno è riconosciuto per ciascun figlio a carico ed è corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età, è inoltre maggiorato per i figli successivi al secondo.
♦ Dai diciotto ai ventuno anni, sempre per i figli a carico, l'assegno sarà corrisposto con importo inferiore a quello per i minorenni, ma solo in presenza di determinate condizioni (L'assegno è concesso solo nel caso in cui il figlio maggiorenne frequenti un percorso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un'attività lavorativa limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale, sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l'impiego o un'agenzia per il lavoro o svolga il servizio civile universale).
♦ Per i figli con disabilità, l'assegno viene maggiorato in misura non inferiore al 30 per cento e non superiore al 50 per cento, con maggiorazione graduata secondo le classificazioni di condizione di disabilità. L'assegno rivolto ai figli disabili a carico viene corrisposto, senza maggiorazione, anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età.
♦ L’Assegno Unico verrà erogato a partire da luglio 2021.
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