Sono stata operata recentemente di cancro al seno, il chirurgo mi ha chiesto come mai non me ne fossi accorta prima in quanto la massa era di grosse dimensioni. Considerato che pochi mesi prima avevo fatto un'ecografia ma mi avevano detto che non vi era nulla di preoccupante ma solo una piccola cisti, le chiedo:"c'è una responsabilità dell'ecografista, o della struttura ospedaliera? Posso agire nei suoi confronti?". Grazie anticipatamente per la sua attenzione.
E' verosimile che vi sia stata una errata diagnosi, anche se per averne la certezza occorrerebbe visionare le immagini dell'esame diagnostico in questione. Se da tale verifica risultasse confermata l'errata diagnosi, in quanto dall'ecografia effettuata era già possibile individuare la massa tumorale o comunque la presenza di una formazione nodulare sospetta, è possibile agire nei confronti del centro diagnostico e/o del medico che ha eseguito l'ecografia per ottenere il risarcimento dei danni conseguenti all'eventuale aggravamento della malattia. Se tra il momento in cui è stato effettuato l'esame in questione e quello in cui le è stato correttamente diagnosticato il carcinoma mammario tale patologia ha avuto una progressione. Infatti, il ritardo nella diagnosi di una patologia comporta il più delle volte un aggravamento delle condizioni del paziente e, conseguentemente, la necessità che lo stesso si sottoponga a terapie più aggressive e quindi maggiormente invalidanti o ad interventi chirurgici evitabili nell'ipotesi in cui la malattia fosse stata correttamente e tempestivamente diagnosticata. Nei casi più gravi si può verificare addirittura una riduzione delle aspettative di vita del paziente, con conseguente diritto al risarcimento del danno da perdita di chance.
Qualora voglia approfondire la questione può contattarci e inviarci così l'ecografia, saremo lieti di offrirle una prima consulenza medico-legale gratuita. Cordiali saluti.