Esenzione da responsabilità medica ex art. 2236 Cod. civ.
Egregio avvocato ho subito un danno da malasanità per un errato intervento chirurgico subito presso una importante struttura sanitaria della mia città. A seguito della mia richiesta di risarcimento danni, fatta con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, l'ospedale ha risposto che non avevo diritto ad alcun risarcimento del danno in quanto, l'errata operazione a cui ero stata sottoposta era da attribuire al fatto che non avevo fornito una completa informazione sulla mia condizione psico-fisica. Come posso agire ora?
Gentile signora,
riguardo al suo caso, in linea generale, le posso dire che è onere del medico o della struttura sanitaria, la verifica dello stato psico-fisico del paziente. Inoltre la ricerca, anche attraverso esami diagnostici, dello stato di salute in cui versa il paziente, deve essere condotta in piena autonomia anche rispetto alle dichiarazioni rese dal paziente in sede di anamnesi, concretandosi in mancanza di ciò una palese mancanza di diligenza del medico o della struttura sanitaria a cui si è rivolto. Pertanto l'incompleta informazione da parte del malato relativamente alle proprie condizioni psico-fisiche non costituisce ragione giustificativa della limitazione di responsabilità del medico o dell'ente ospedaliero qualora le condizioni del paziente siano accertabili attraverso l'esecuzione della prestazione iniziale del rapporto curativo secondo la "lex artis".
Nello specifico, per dare una risposta esauriente al quesito da lei posto, occorrerà valutare quali siano le informazioni da lei non fornite alla struttura sanitaria alla quale si è rivolta, per valutare se effettivamente può applicarsi l'esenzione di responsabilità di cui all' art. 2236 Cod.Civ.
Le ricordo che per ogni ulteriore chiarimento o necessità di un più approfondito esame del caso specifico lo Studio legale Gaudiello è lieto di esserle utile, non esiti a contattarci.
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